Quando si pensa al Monte Circeo, la mente corre subito al mito: al profilo della Maga Circe che dorme, all’eroe Ulisse e alla sua sosta forzata sull’isola di Eea. Ma sotto la montagna, dove le falesie bianche si tuffano in un mare color smeraldo, si nasconde un altro mondo. Un mondo fatto non solo di leggende, ma anche di storia profonda e antichissima: benvenuti alle Grotte del Circeo.
Per un turista, esplorare questa costa è come fare un doppio viaggio: uno spettacolare giro in barca e un salto indietro di migliaia di anni.
Le Grotte da non Perdere
Il modo migliore, e spesso l’unico, per apprezzare la maggior parte di queste meraviglie è via mare. Partendo dal porto di San Felice Circeo, piccole imbarcazioni e gozzi (le barche tradizionali) vi porteranno alla scoperta di un rosario di cavità naturali, ognuna con un nome e una storia.
- Grotta delle Capre: Forse la più famosa e fotografata. È un’enorme caverna sul livello del mare, così chiamata perché un tempo offriva riparo ai pastori e alle loro greggi durante le tempeste improvvise. Entrare qui con la barca e guardare fuori è come affacciarsi da un teatro naturale.
- Grotta dell’Impiso (o dell’Impiccato): Il nome può sembrare macabro, ma la “curiosità” sta tutta in una stalattite particolare che, per forma e posizione, ricorda una figura umana appesa.
- Grotta Azzurra: Sì, il Circeo ha la sua Grotta Azzurra! Sebbene più piccola della sua omonima caprese, nelle giuste condizioni di luce mattutina, l’acqua al suo interno si tinge di un blu elettrico davvero suggestivo grazie ai riflessi del sole.
- Grotta del Presepe: Così chiamata per le sue formazioni rocciose interne che, con un po’ di fantasia, ricordano le statuine di una natività.
Un Giallo Preistorico: La Storia di Grotta Guattari
Se le grotte marine stupiscono per la loro bellezza, ce n’è una, sulla terraferma, che ha riscritto la storia: Grotta Guattari.
Questa grotta non è (sempre) nel circuito turistico classico delle barche, perché si trova sul versante opposto del monte, vicino al centro storico. La sua importanza è immensa.
La Storia: Immaginate di essere nel 1939. Alcuni operai stanno lavorando in una cava di proprietà del signor Guattari. All’improvviso, una frana rivela un’apertura sigillata da millenni. All’interno, in un ambiente rimasto intatto, trovano qualcosa di incredibile: un cranio umano, quasi perfetto, appoggiato al centro di un cerchio di pietre.
La Curiosità (Il “Giallo”): Il cranio apparteneva a un Uomo di Neanderthal, vissuto circa 50.000 anni fa. Per decenni, la posizione del teschio (con un foro alla base) e il cerchio di pietre fecero pensare a un macabro rito di cannibalismo: i Neanderthal avrebbero ucciso un loro simile e mangiato il cervello in una cerimonia. Questa storia affascinante è stata raccontata per anni.
La Verità (Forse): Studi molto più recenti hanno smontato questa teoria. Oggi si pensa che il cranio sia stato semplicemente portato lì dalle vere padrone di casa: le iene. La grotta era una tana di iene preistoriche, che accumulavano le ossa delle loro prede. Il “rito” era probabilmente solo il risultato casuale di come le iene avevano rosicchiato e spostato il teschio.
Anche se la versione “pulp” è stata smentita, Grotta Guattari rimane uno dei siti neandertaliani più importanti d’Europa, una vera “scatola del tempo” sulla vita preistorica.
Consigli e Info Utili per il Turista
- L’Occhio di Circe: Oltre alle grotte, dal mare noterete un grande foro circolare sulla parete rocciosa in alto. I locali lo chiamano “l’occhio” della maga, che osserva il mare.
- Come visitare Grotta Guattari: A differenza delle grotte marine, l’accesso a Grotta Guattari è sulla terraferma e, per motivi di conservazione, è spesso limitato. Non è una grotta turistica “libera”. È fondamentale informarsi presso gli uffici turistici per sapere se sono previste visite guidate speciali.
- Il Mezzo Migliore: Per le grotte marine, non c’è dubbio: affidatevi a un tour in barca. I barcaioli locali non solo vi porteranno nei posti giusti, ma vi racconteranno aneddoti che non troverete su nessuna guida. In alternativa, per i più sportivi, è un tratto di costa magnifico da esplorare in kayak.
- Il Momento Migliore: La mattina presto o il tardo pomeriggio, quando la luce del sole è radente e crea i giochi di luce più belli sia sull’acqua che sulle falesie.
Contatti Utili
Per informazioni aggiornate su orari, visite guidate (specialmente per Grotta Guattari) e per prenotare tour in barca, il riferimento principale è la Pro Loco di San Felice Circeo.
- Indirizzo: Piazza Lanzuisi 1, 04017 San Felice Circeo (LT)
- Telefono: +39 0773 547770
- Email: info@prolococirceo.it
- Sito Web:
www.prolococirceo.it
Visitare le grotte del Circeo non è solo una gita rinfrescante; è un’immersione in un luogo dove la leggenda di Ulisse sembra quasi reale e dove le tracce dei nostri antenati più antichi sono ancora impresse nella roccia.














