La chiesa, nota anche come Santa Maria della Lode, cattedrale di Sabina e Santa Maria in Vescovìo, è un edificio romanico che si trova nel comune di Torri in Sabina.
E’ l’antica cattedrale della diocesi Forum Novum, che ha inglobato nel IX secolo d.C. le altre diocesi sabine di Nomentum (Mentana) e Cures (Passo Corese), dando luogo all’Episcopium, divenuto in seguito Vescovio. L’edificio, a navata unica e presbiterio rialzato con cripta semianulare, conserva un ciclo di affreschi con scene tratte dalle Sacre Scritture e un grande Giudizio Universale di ambito cavalliniano.
La sua costruzione iniziò nell’VIII secolo; venne quindi distrutta dai saraceni e più volte riedificata e restaurata.
Questo affascinante esempio di architettura religiosa, assunse il ruolo di Cattedrale di Sabina, un privilegio che durò sino alle prime metà del Quattrocento. Di fatti, fu nel 1495 che venne trasferita a Magliano Sabina la sede diocesana. La Chiesa di Santa Marina subì l’onta della distruzione da parte delle orde saracene nel IX secolo. Successivamente venne ricostruita e, nel corso del tempo, fu più volte restaurata.
L’interno di questo luogo di culto, a navata unica, è decorato da alcuni dipinti trecenteschi di scuola cavalliniana (il Cavallini è uno dei più importanti esponenti della scuola romana) e conserva sulle pareti alcuni affreschi duecenteschi raffiguranti le Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Attraverso due porte, che si trovano nei pressi della zona presbiteriale, si accede alla cripta semianulare dell’XI secolo che poggia su una chiesa precedente, a sua volta edificata su costruzioni romane.
Nella costruzione della Torre Campanaria, la quale si presenta con un elegante 5 ordini di finestre, vennero utilizzati vari materiali di spoglio, ossia lastre marmoree e frammenti scultorei.
Ad accogliere al suo interno il visitatore, vi è una unica navata, ove, la sua semplicità trova un trionfale impreziosimento che scaturisce dalla presenza di un interessante ciclo pittorico.
Risalente ad un periodo che risale tra il XIII secolo e il XIV secolo, è una fantastica testimonianza della scuola cavalliniana.
Da ammirare alcune rappresentazioni scenografiche di chiara ispirazione biblica.
Nei pressi della chiesa si trovano i resti del convento costruito sotto il pontificato di Clemente VII, alla fine del Cinquecento, come supporto logistico alla chiesa.