La stagione 2024/2025 di Nuno Tavares con la maglia della Lazio è stata una delle più strane e imprevedibili dell’intero campionato. Arrivato in estate in prestito dall’Arsenal con obbligo di riscatto condizionato, il terzino sinistro portoghese si era subito imposto come una delle sorprese più piacevoli della Serie A. Ma da gennaio in poi, complice una lunga serie di problemi muscolari, il suo rendimento è crollato. Una parabola inaspettata, che ha inevitabilmente influenzato anche il percorso della Lazio.
Un inizio esaltante: corsa, assist e impatto immediato
Tavares si è inserito subito nei meccanismi della squadra allenata da Marco Baroni, diventando un’arma letale sulla fascia sinistra. In un sistema di gioco che faceva ampio affidamento sulle sovrapposizioni degli esterni, il portoghese ha brillato per velocità, aggressività e qualità nei cross. Nei primi mesi ha collezionato numeri da top player: 9 presenze, 8 assist e una rete che ha fatto esplodere lo stadio Olimpico.
Il suo contributo offensivo, unito alla ritrovata solidità difensiva, ha acceso l’entusiasmo della tifoseria e convinto la società a pianificare il riscatto anticipato, valutato in circa 5 milioni di euro: una cifra contenuta rispetto al valore di mercato che, a ottobre, sembrava in rapida ascesa. I media ne parlavano come una delle migliori operazioni dell’anno, e qualcuno azzardava paragoni con i grandi esterni del passato recente della Lazio.
Il tracollo fisico: una sequenza di stop che spezza il ritmo
Poi, qualcosa si è rotto. Letteralmente. A partire da gennaio, Nuno Tavares ha cominciato a collezionare più presenze in infermeria che in campo. Una serie di infortuni muscolari – in particolare agli adduttori e ai flessori – ha condizionato in modo pesantissimo la sua seconda parte di stagione. I dati sono impietosi: sette infortuni in totale, cinque solo nel 2025, con continui stop and go che hanno spezzato ogni possibilità di ritrovare ritmo partita.
A marzo, durante la sfida di ritorno di Europa League contro il Bodo/Glimt, è arrivato l’ennesimo ko, il più grave: uno stiramento che sembrava metterlo definitivamente fuori causa per il resto della stagione. Il tecnico biancoceleste, pur deluso, ha sempre tenuto la porta aperta al recupero del laterale, definendolo «un giocatore fondamentale per la nostra identità offensiva». Ma col passare delle settimane, anche i tifosi più ottimisti avevano iniziato a perdere le speranze.
Il rientro per le ultime due gare: Lazio aggrappata al sogno Champions
E invece, a sorpresa, Tavares è tornato ad allenarsi in gruppo nella settimana decisiva che precede la trasferta di San Siro contro l’Inter. Un recupero insperato ma provvidenziale, visto che la Lazio è ancora in corsa per un posto in Champions League, sebbene la concorrenza sia agguerrita e ogni punto pesi come oro. Baroni non potrà contare su un Tavares al 100%, ma anche una versione ridotta del portoghese potrebbe fare la differenza in situazioni chiave nei match dei prossimi weekend.
Il suo rientro potrebbe incidere anche sul piano mentale: per la squadra è un segnale di fiducia e coesione, per l’ambiente una scossa in un momento in cui l’ottimismo si stava affievolendo. E anche per gli analisti sportivi, la presenza o meno di Tavares può influenzare le valutazioni sulle partite della Lazio: le quote serie a su Betsson potrebbero infatti subire aggiustamenti in base alla sua disponibilità e al suo impiego effettivo nei match contro Inter e Lecce.
Tra riscatto e incognite: il futuro resta un rebus
Sebbene la Lazio sembri intenzionata a esercitare il riscatto, il futuro di Tavares è tutt’altro che scritto. Da un lato c’è l’evidente talento del calciatore, ancora giovane e con ampi margini di crescita; dall’altro c’è la fragilità fisica dimostrata in questa stagione, che rappresenta un fattore di rischio non trascurabile. Secondo indiscrezioni, club come Fulham ed Everton avrebbero già sondato il terreno, ipotizzando un ritorno del portoghese in Premier League.
In tal senso, le ultime due partite potrebbero essere determinanti non solo per la qualificazione in Champions, ma anche per il destino personale di Tavares. Un paio di buone prestazioni, magari coronate da un assist decisivo o da una giocata risolutiva, potrebbero cambiare la percezione di tutta la stagione e ridare slancio a un’avventura che sembrava già al capolinea.