La pressione arteriosa è uno dei parametri vitali più importanti per valutare lo stato di salute generale di una persona. Spesso definita “il killer silenzioso” quando i suoi valori sono troppo alti, la pressione merita attenzione e un monitoraggio costante. Ma cosa rappresenta esattamente? Come si misura correttamente e, soprattutto, come si interpretano i numeri che vediamo sul display dello sfigmomanometro?
Questo articolo offre una guida dettagliata per comprendere a fondo la pressione arteriosa.
Che Cos’è la Pressione Arteriosa?
La pressione arteriosa è la forza che il sangue esercita contro le pareti delle arterie mentre viene pompato dal cuore in tutto il corpo. Viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e si esprime con due valori numerici:
- Pressione Sistolica (la “massima”): È il primo numero, il più alto. Rappresenta la pressione nelle arterie nel momento in cui il cuore si contrae (sistole) per spingere il sangue in circolo.
- Pressione Diastolica (la “minima”): È il secondo numero, il più basso. Indica la pressione nelle arterie quando il cuore è a riposo, tra un battito e l’altro (diastole), e si sta riempiendo di sangue.
Un valore di pressione di 120/80 mmHg significa quindi una pressione sistolica di 120 mmHg e una pressione diastolica di 80 mmHg.
Come si Rileva Correttamente la Pressione Arteriosa?
Una misurazione accurata è fondamentale per una corretta valutazione. Molti errori comuni possono portare a letture falsate. Per una misurazione attendibile, specialmente a casa, è essenziale seguire alcune regole precise.
Preparazione alla Misurazione:
- Ambiente Tranquillo: Misurare la pressione in un luogo calmo e confortevole.
- Riposo: Sedersi e rilassarsi per almeno 5 minuti prima di iniziare.
- Evitare Stimolanti: Non fumare, bere caffè, tè, bevande energetiche o alcolici nei 30 minuti precedenti la misurazione. Evitare anche l’attività fisica intensa.
- Posizione Corretta:
- Sedersi comodamente con la schiena ben appoggiata a uno schienale.
- Tenere i piedi appoggiati a terra, senza incrociare le gambe.
- Appoggiare il braccio su un tavolo o un bracciolo, in modo che il bracciale dello sfigmomanometro si trovi all’altezza del cuore.
- Il palmo della mano deve essere rivolto verso l’alto.
Esecuzione della Misurazione:
- Bracciale Adeguato: Utilizzare un bracciale della misura corretta per il proprio braccio. Un bracciale troppo stretto o troppo largo può fornire valori errati.
- Posizionamento: Applicare il bracciale sul braccio nudo, circa 2-3 cm sopra la piega del gomito.
- Silenzio e Immobilità: Durante la misurazione non parlare e non muoversi.
- Doppia Lettura: Effettuare due o tre misurazioni a distanza di 1-2 minuti l’una dall’altra e considerare la media dei valori ottenuti. È consigliabile annotare i risultati in un diario pressorio, indicando data e ora.
Interpretazione dei Valori della Pressione Arteriosa
Una volta ottenuti i valori, è cruciale saperli interpretare. Le linee guida internazionali, come quelle della Società Europea di Cardiologia (ESC), forniscono una classificazione chiara.
Categoria | Pressione Sistolica (mmHg) | Pressione Diastolica (mmHg) |
Pressione Ottimale | < 120 | e |
Pressione Normale | 120 – 129 | e/o |
Pressione Normale-Alta | 130 – 139 | e/o |
Ipertensione di Grado 1 | 140 – 159 | e/o |
Ipertensione di Grado 2 | 160 – 179 | e/o |
Ipertensione di Grado 3 | ≥ 180 | e/o |
Ipertensione Sistolica Isolata | ≥ 140 | e |
Analisi delle Categorie:
- Ipertensione (Pressione Alta): Si parla di ipertensione quando i valori sono costantemente uguali o superiori a 140/90 mmHg. L’ipertensione è un fattore di rischio maggiore per malattie cardiovascolari come infarto, ictus, insufficienza cardiaca e danno renale. Poiché raramente dà sintomi evidenti, il controllo periodico è l’unico modo per diagnosticarla precocemente.
- Ipotensione (Pressione Bassa): Generalmente si considera bassa una pressione con valori inferiori a 90/60 mmHg. A differenza dell’ipertensione, l’ipotensione è considerata un problema solo se provoca sintomi come vertigini, debolezza, vista annebbiata o svenimenti. In assenza di sintomi, valori bassi sono spesso associati a una maggiore longevità.
- Pressione Normale-Alta: Questi valori, sebbene non ancora patologici, indicano un rischio aumentato di sviluppare ipertensione in futuro. È un campanello d’allarme che dovrebbe spingere a migliorare il proprio stile di vita (alimentazione, attività fisica, gestione dello stress).
Il punto fondamentale è che per classificare la pressione basta che anche uno solo dei due valori (sistolica o diastolica) rientri in una categoria superiore. La pressione viene sempre classificata in base al valore più alto.
Vediamo insieme i valori della diastolica, passo dopo passo.
Come Leggere la Pressione Diastolica (la “minima”)
Pensa a queste categorie come a dei “gradini”. Se la tua pressione minima sale su un gradino più alto, tutta la tua misurazione viene classificata a quel livello, anche se la massima è su un gradino più basso.
Ecco una spiegazione più chiara della tabella, concentrandoci sulla minima:
- Sotto gli 80 mmHg: Se la tua diastolica è inferiore a 80 (e la sistolica è inferiore a 120), la tua pressione è Ottimale.
- Tra 80 e 84 mmHg: Se la tua diastolica è in questo intervallo, la pressione è considerata Normale.
- Tra 85 e 89 mmHg: Qui entriamo in una zona di attenzione. Una diastolica in questo range classifica la tua pressione come Normale-Alta, anche se la massima fosse normale. È un segnale che indica un rischio maggiore di sviluppare ipertensione in futuro.
- Tra 90 e 99 mmHg: Una diastolica in questo intervallo è sufficiente per diagnosticare un’Ipertensione di Grado 1. Non importa se la sistolica è più bassa (ad esempio, 130).
- Sopra i 100 mmHg: Se la tua diastolica supera 100, si parla di Ipertensione di Grado 2 o 3, a seconda di quanto è alta. Anche in questo caso, è il valore della diastolica a comandare la diagnosi.
Facciamo Qualche Esempio Pratico
- Caso 1: Misuri la pressione e ottieni 125/92 mmHg.
- La sistolica (125) è “Normale”.
- La diastolica (92), però, rientra nella categoria “Ipertensione di Grado 1”.
- Diagnosi: La tua pressione è classificata come Ipertensione di Grado 1.
- Caso 2: Misuri 145/88 mmHg.
- La sistolica (145) è “Ipertensione di Grado 1”.
- La diastolica (88) è “Normale-Alta”.
- Diagnosi: Anche qui, si tratta di Ipertensione di Grado 1 perché si considera sempre il valore peggiore.
- Caso speciale (Ipertensione Sistolica Isolata): Se misuri 150/85 mmHg.
- La sistolica (150) è alta (ipertensione).
- La diastolica (85) è normale-alta, ma comunque sotto i 90.
- Diagnosi: Questa è una forma comune, specialmente negli anziani, chiamata Ipertensione Sistolica Isolata.
In sintesi, la congiunzione “e/o” significa che non è necessario che entrambi i valori siano alti per avere una diagnosi di ipertensione. Basta che uno dei due superi la soglia per rientrare in quella categoria di rischio.
Conclusioni e Raccomandazioni
Il monitoraggio della pressione arteriosa è un gesto semplice ma fondamentale per la prevenzione e la gestione della propria salute cardiovascolare. Misurarla correttamente a casa e annotare i valori può fornire al proprio medico informazioni preziose per valutare il profilo di rischio e l’efficacia di eventuali terapie.
Ricordate sempre che questo articolo ha uno scopo informativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico. Qualsiasi anomalia nei valori pressori o la presenza di sintomi associati devono essere discussi con un professionista sanitario, l’unico in grado di effettuare una diagnosi corretta e stabilire un piano terapeutico personalizzato.
Disclaimer Medico: Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo educativo e informativo e non intendono sostituire il consiglio, la diagnosi o il trattamento medico professionale. Chiedete sempre il parere del vostro medico o di altro operatore sanitario qualificato.
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