L’idea di SacroPhoné nasce in un momento storico dove le attività artistiche e culturali hanno subito un durissimo colpo a causa della pandemia. Esiste, quindi, la necessità di reagire a questa situazione, affermando l’urgenza di un forte bisogno di cultura, un valore da sempre fiore all’occhiello del nostro Paese. Appare altresì molto importante la necessità di uscire dall’isolamento a cui siamo stati costretti, elaborando delle proposte di attività che mettano l’incontro ed il confronto al centro della propria progettualità.
La valorizzazione dello splendido borgo antico di Sacrofano, nel cuore del Parco di Veio, realizzando una manifestazione culturale prevalentemente a carattere musicale che si basa sul luogo dove viene realizzata, la si può ottenere anche attraverso iniziative come questa che cercano una simbiosi tra i progetti artistici, le splendide e suggestive location del paese e del parco e la loro importante storia.
La prima edizione del Festival SacroPhonè è concepita, quindi, come una sorta di “edizione zero”, realizzata solamente con risorse derivate dalla contribuzione pubblica e, pertanto, pur offrendo una versione minimale della programmazione, non manca di sottolineare i punti cardine alla base del progetto, esposti precedentemente.