Sabato 26 e domenica 27 marzo
tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Scopri le aperture da non perdere delle Giornate FAI di Primavera 2022
Labro
Labro è un piccolo borgo situato a 628 m slm. Eretto sulla cima di un colle gode di un panorama unico che si affaccia sulla Valle del Fuscello e da un lato domina sul lago di Piediluco e dall’altro ha alle spalle la catena dei Monti Reatini sui quali svetta la cima del Terminillo. Posto in una zona di confine tra Lazio ed Umbria, il territorio comunale di Labro confina con Arrone, Colli sul Velino, Morro e Terni.
Labro è uno dei borghi più belli d’Italia completamente ristrutturato e riportato a nuova vita a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso da un gruppo di architetti soprattutto belgi che si sono innamorati di questo piccolo paese e lo hanno restaurato rispettandone l’identità storica ma rendendolo fruibile anche nella contemporaneità. Nel centro del paese si trovano gli edifici principali come la chiesa di santa Maria Maggiore divenuta collegiata nel 1508 ma in precedenza sala d’armi. L’edificio a navata centrale presenta volte a crociera decorate con affreschi raffiguranti il cielo stellato, sul lato sinistro si aprono due piccole cappelle di cui una adibita a battistero. Sono in essa conservati notevoli arredi liturgici quattro/cinquecenteschi come un crocifisso ligneo fiancheggiato da due tabernacoli sull’altare maggiora, un antico fonte battesimale, un’acquasantiera con figure di pesce a rilievo, un paliotto dipinto realizzato in cuoio a sbalzo e soprattutto un’Annunciazione di scuola umbra attribuibile a Bartolomeo Torresani nella prima cappella a sinistra. Accanto alla chiesa il Teatrino Comunale restaurato nel 1985 con l’obiettivo di dare alla comunità un luogo di cultura e socialità ha riqualificato uno spazio in precedenza inutilizzato. Vicino al Teatrino è il Torrione da cui si può ammirare lo splendido panorama circostante. Infine il Castello dei Nobili Vitelleschi la perla del paese con una torre di avvistamento dalla quale si può controllare il territorio circostante e godere della vista del lago di Piediluco. All’interno del castello vi sono arredi originali e l’archivio storico dei marchesi Nobili VItelleschi ove è racchiusa la storia di questo borgo sin dalla sua costituzione.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
La visita parte da Porta Reatina e prosegue con un percorso a tappe lungo le strade del paese e prevede delle soste nei punti più suggestivi. Si inizia con una sosta nel crocevia detto delle Tre Porte, anticamente questo luogo era una torre dal quale si diramavano le tre strade principali. Si giunge poi alla chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta dove si ammireranno le opere d’arte in essa conservate per poi dirigersi alle spalle della chiesa per entrare nel piccolo teatro contemporaneo realizzato tra la collegiata e la cappella di san Pancrazio. Proseguendo il percorso, dopo una sosta al belvedere, si ammirerà un antico torrione per poi giungere infine al castello Nobili VItelleschi, ove, accolti dai proprietari, si visiterà parte della struttura per uscire infine attraverso gli scenografici giardini dalle mura di cinta del paese.
ORARI
Sabato: 10:00 – 18:00
Note: turni di 15 persone ogni 20 minuti
Domenica: 10:00 – 18:00
Note: turni di 15 persone ogni 20 minuti