Sabato 15 e domenica 16 maggio 2021 tornano le Giornate Fai di primavera organizzate dal Fondo ambientale italiano, giunte alla 29° edizione.
Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio
L’edificio si trova sulla sponda destra del Tevere nel quartiere della Vittoria, non lontano dal Monumento alla Memoria dei Caduti dell’Arma del Genio nella guerra ‘15-‘18 nei giardini di piazza Maresciallo Giardino e dal complesso del Foro Italico.
La storia del Museo del Genio inizia più di un secolo fa quando si decise di realizzare a Roma il Museo dell’Ingegneria Militare Italiana per raccogliere e custodire plastici, modelli e disegni provenienti da tutta l’Italia e di collocarlo all’interno di Castel Sant’Angelo. Nel 1906 esso fu inaugurato da re Vittorio Emanuele III. Più tardi fu rinominato Museo Storico dell’Arma del Genio e si fuse con l’Istituto di Architettura militare e venne da allora in poi chiamato Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio per il quale nel 1940 fu edificata e inaugurata l’attuale sede.
L’edificio, piuttosto massiccio ed imponente, è espressione dell’architettura razionalista. Dall’atrio si accede al cortile di S. Barbara dove si apre la Cappella-Sacrario con le belle vetrate disegnate da Duilio Cambellotti e realizzate dalla Vetreria Giuliani. Al piano terra si trovano numerosissimi cimeli, modelli, plastici assai curiosi e interessanti come le autentiche navicelle in vimini per aerostati, l’ossatura di un’elica del dirigibile “Italia” e il monoplano Bleriot XI che volò in Libia nel 1911.
L’Istituto si presenta come un caso unico di proposta storico-didattica e tecnico-scientifica ed è da molti considerato uno dei migliori Musei dell’Ingegneria Militare del mondo.
Villa Mirafiori
Villa Mirafiori sorge lungo la strada consolare romana nota come Via Nomentana, nel quadrante Nomentano-Salario della Capitale. Fino alla metà del XIX secolo lungo la via Nomentana si registrava la presenza di un tessuto continuo di vigne e orti intervallato solo da percorsi sterrati a servizio delle varie tenute. Nell’area dove ora sorge la Villa si trovava una delle più celebri osterie romane nota come “Osteria della Baracca”, la cui esistenza era già riportata nelle mappe del Settecento. Nel 1870, i locali che ospitavano l’osteria furono venduti, insieme alla vigna, alla contessa di Mirafiori Rosa Vercellana. Nasce così Villa Mirafiori
Villa Mirafiori venne edificata tra il 1874-1878 per diventare la residenza ufficiale della cosiddetta “bella Rosina”, Rosa Teresa Vercellana, moglie morganatica di Re Vittorio Emanuele II che in quegli anni si trasferì a Roma al Quirinale. La grande e sontuosa villa restò per pochi anni di proprietà della Contessa di Mirafiori, perché il re morì nel gennaio del 1878 e Rosa Vercellana si trasferì a Pisa. Villa Mirafiori fu smembrata, venduta e in parte lottizzata. Dopo il primo decennio del ‘900 in cui ospitò l’Accademia americana, nel 1919 divenne sede delle suore del Sacro Cuore di Gesù fino al 1975 quando fu rilevata dall’Università La Sapienza
L’edificio, in stile neo-rinascimentale, consta di tre piani con loggia d’ingresso e due ali laterali leggermente avanzate; di gusto eclettico è la torre campanaria addossata sul lato destro, affiancata da una bassa costruzione con loggia che serviva da collegamento ad una piccola cappella. La villa venne decorata con abbondanza di stucchi, vetrate e affreschi, come la cosiddetta Sala dei pappagalli, mentre sulla torre fu montato un orologio gemello di quello di Montecitorio. I pavimenti sono a mosaico e graniglie di marmi. Il grande parco circostante, sistemato dal giardiniere di Casa Savoia Emilio Richter, comprendeva due laghi, un’uccelliera proveniente dai giardini del Quirinale e una serra con piante rare.
Villa Mirafiori, pur essendo un luogo aperto al pubblico in quanto sede del Dipartimento di Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, normalmente non è visitabile all’interno. Il percorso di visita, che si snoderà su sette tappe, avrà un taglio sia storico che naturalistico poiché la Villa, oltre a rappresentare un ricco patrimonio di tradizione e leggende, è circondata da un amplio giardino che ospita piante e alberi insoliti di forte interesse botanico. Il percorso comprenderà anche una tappa speciale alla Fondazione Gentile, normalmente chiusa al pubblico, che ha sede in un’ala della Villa in quello che era lo studio privato del noto filosofo Giovanni Gentile. Villa Mirafiori è stata utilizzata come set nella lavorazione di due film: “L’innocente” di Luchino Visconti (1976) e “Al di là del bene e del male” di Liliana Cavani (1977) sulla vita del filosofo tedesco Friederich Nietzsche. Le visite saranno a cura del Gruppo FAI Ponte tra culture, un gruppo di mediatori artistico-culturali di diverse nazionalità che racconteranno Villa Mirafiori non solo in italiano, ma anche nelle loro lingue madri.
NOTE PRENOTAZIONE
Contributo suggerito a partire da:
€ 3,00
ORARIO
- Sabato: 10:00 – 18:00
Note: Orario visite dalle ore 10:00 alle 11:45 e dalle 14:15 alle ore 18: 00 – Turni di visita ogni 15 minuti, gruppi di massimo 13 persone - Domenica: 10:00 – 18:00
Note: Orario visite dalle ore 10:00 alle 11:45 e dalle 14:15 alle ore 18: 00 – Turni di visita ogni 15 minuti, gruppi di massimo 13 persone
