Nel cuore dei Monti Ernici, in provincia di Frosinone, si trova uno dei gioielli più affascinanti del Lazio: l’Ecomuseo “Orto del Centauro Chirone” di Collepardo. Questa particolare forma museale, riconosciuta dalla Regione Lazio e inserita nell’Organizzazione Museale Regionale, non si limita a un semplice edificio, ma abbraccia l’intero territorio comunale, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva unica tra natura, storia e tradizioni millenarie.
Un Territorio Mitologico dalle Radici Antiche
Il nome dell’Ecomuseo affonda le sue radici nella mitologia greca. Secondo la leggenda, il sapiente Centauro Chirone, maestro di Esculapio, dio della medicina, raccoglieva le piante medicinali proprio in questa porzione dei Monti Ernici, compresa tra Collepardo e Rendinara. Questo toponimo, “l’Orto del Centauro”, è ancora vivo nella memoria degli anziani del posto e negli scritti di storici come Mutio Phoebonio, vissuto nel XVII secolo.
La straordinaria biodiversità di questi luoghi ha davvero qualcosa di magico: sui versanti boscati, nelle grotte carsiche e lungo i torrenti che scendono dalle cime rocciose, si sviluppa un ecosistema eccezionale che ha ispirato leggende e tradizioni tramandate nei secoli.
Un Patrimonio Naturalistico di Valore Europeo
L’Ecomuseo si estende su un territorio di eccezionale valore conservazionistico, che rientra nella Zona di Protezione Speciale Simbruini-Ernici, parte della rete europea Natura 2000. Tra le meraviglie naturali da non perdere:
Le Grotte di Collepardo e il Pozzo D’Antullo: Due gioielli del carsismo appenninico. Il Pozzo D’Antullo rappresenta una delle doline carsiche più grandi d’Europa, mentre le grotte ospitano una ricca popolazione di chirotteri che le ha rese Zona Speciale di Conservazione.
Il Bosco demaniale di “Selva d’Ecio”: Parte dell’Oasi di Protezione della Fauna di Trisulti, questo ecosistema forestale complesso conserva tutti i caratteri del bosco vetusto, rappresentando un patrimonio di biodiversità inestimabile.
L’Orto Sylvatico: Un giardino botanico che racconta la straordinaria diversità floristica del territorio, permettendo ai visitatori di scoprire le specie che crescono spontaneamente sui Monti Ernici.
Un Patrimonio Culturale Millenario
La ricchezza culturale di Collepardo è profondamente intrecciata con quella naturale. L’uso delle grotte risale ad almeno 10.000 anni fa, con testimonianze dell’età del bronzo nella Grotta dei Bambocci, dove è stata scoperta un’antica necropoli.
La naturalità del territorio ha attirato nei secoli numerosi eremiti, che hanno fondato importanti strutture religiose come il monastero di San Domenico e la celebre Certosa di Trisulti. Quest’ultima ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della tradizione erboristica locale, tanto che Collepardo è ancora oggi conosciuto come “il paese delle erbe”.
Il borgo storico, con le sue mura medievali e le numerose porte che collegano la vita urbana a quella rurale, rappresenta un esempio perfetto di integrazione tra insediamento umano e ambiente naturale.
Il Centro di Interpretazione: Palazzo “la Rocca”
Il cuore dell’Ecomuseo ha sede nel suggestivo Palazzo comunale “la Rocca”, risalente al XIV secolo, nel centro storico di Collepardo. Qui si trovano:
Museo Naturalistico e della Tradizione Erboristica: Inaugurato nel 2015 come evoluzione del pionieristico Museo delle erbe del 1977, racconta attraverso un percorso coinvolgente i tre elementi chiave del territorio: geologia e paesaggio, biodiversità ed ecosistemi, tradizione erboristica legata alla Certosa di Trisulti.
Biblioteca Ambientale e Territoriale: Con oltre 4.000 volumi dedicati alle scienze naturali, all’erboristeria e alla storia locale, rappresenta un importante centro di documentazione e ricerca.
Archivio Storico: Custodisce i documenti più antichi di Collepardo, inclusi gli statuti comunali medievali, testimonianza preziosa della storia locale.
Sulla facciata del palazzo spicca la suggestiva scultura “Il Chirone ferito” di Patrick Alò, realizzata con materiali di recupero, che accoglie i visitatori introducendoli nel mondo dell’Ecomuseo.
Itinerari e Cammini
L’Ecomuseo promuove la mobilità lenta attraverso una rete di sentieri CAI, mulattiere e antiche vie di comunicazione che permettono di esplorare i diversi ambienti naturali e scoprire la vita della comunità locale.
Il territorio è attraversato dal prestigioso Cammino di San Benedetto, che collega Norcia a Montecassino toccando i luoghi fondamentali del movimento benedettino. Le tappe 12ª (Trevi nel Lazio – Collepardo) e 13ª (Collepardo – Abbazia di Casamari) offrono ai pellegrini e agli escursionisti l’opportunità di immergersi completamente nell’atmosfera dell’Ecomuseo.
Informazioni Pratiche
Orari di apertura del Centro di Interpretazione:
- Orario invernale: sabato-domenica 10.30-13.00 | 15.30-18.00
- Orario estivo: sabato-domenica 10.30-13.00 | 16.00-19.00
Contatti:
- Ecomuseo “Orto del Centauro Chirone”
- Indirizzo: Via Mario Tolomei, 33 – 03010 Collepardo (FR)
- Telefono: 388.7626380 – 347.5281081 – 349.7880332
- Email: ecomuseo.collepardo@gmail.com
- Sito web: www.ecomuseortodelcentauro.it
L’Ecomuseo “Orto del Centauro Chirone” rappresenta un modello virtuoso di valorizzazione territoriale che coniuga conservazione, ricerca scientifica e sviluppo sostenibile. Una destinazione imperdibile per chi cerca un turismo autentico e consapevole, capace di emozionare e arricchire attraverso la scoperta di un patrimonio naturale e culturale davvero straordinario.
Per maggiori informazioni e per organizzare la visita, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Ecomuseo e mettersi in contatto con le associazioni Sylvatica e Hortus Hernicus che, insieme al Comune di Collepardo, gestiscono questa preziosa realtà territoriale.