Nel cuore dell’Appennino laziale, nella frazione di Configno, a pochi chilometri da Amatrice, sorge il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Configno. Questo museo etnografico rappresenta un punto di riferimento culturale per la conservazione della memoria storica e delle tradizioni locali
Il museo ha sede in un edificio costruito nel 1928, originariamente utilizzato come scuderia. Grazie a una ristrutturazione effettuata nel 2006 secondo moderne norme antisismiche, l’edificio è rimasto intatto durante i devastanti terremoti del 2016, diventando l’unico edificio pubblico di Amatrice a non aver subito danni .
Un viaggio nella cultura contadina
Inaugurato l’11 agosto 2010, il museo offre un percorso espositivo su due livelli che racconta la vita quotidiana delle comunità locali tra il XVIII e il XX secolo.
Piano terra
Al piano terra, i visitatori possono ammirare:
- Un plastico dei luoghi utilizzati nel film Immaturi di Paolo Genovese.
- Manufatti e strumenti legati all’agricoltura e all’allevamento, tra cui rari collari chiodati per cani maremmani.
- Diorami delle botteghe del fabbro e del falegname, quest’ultima ispirata alla canzone “Maria nella bottega del falegname” di Fabrizio De André.
- Una collezione numismatica della lira italiana, con monete traforate dal 1861 al 2002.
Primo piano
Il primo piano ricostruisce ambienti domestici e sociali dell’epoca:
- Una cucina settecentesca.
- Una camera da letto.
- Un’osteria ottocentesca.
- Un angolo dedicato alla tessitura.
- Un’aula scolastica dei primi decenni del Novecento.
Inoltre, è esposto il censimento della popolazione di Configno del 1879, con documenti originali.

Le origini degli spaghetti all’amatriciana
Una sezione del museo è dedicata alla storia degli spaghetti all’amatriciana. Secondo una leggenda locale, il piatto avrebbe avuto origine a Configno, dove una donna soprannominata “gricia” avrebbe creato una pietanza a base di guanciale e formaggio, evolutasi poi nell’amatriciana con l’aggiunta del pomodoro.
Un museo vivo grazie alla comunità
Il museo è gestito dall’Ente Museo Configno, un’associazione culturale locale che cura anche la vicina Oasi di Orie Terme. Molti dei reperti esposti sono stati donati dagli abitanti di Configno e delle frazioni limitrofe, rendendo il museo un autentico esempio di partecipazione comunitaria.
Informazioni utili
- Indirizzo: Viale del Piano, Configno, Amatrice (RI)
- Orari di apertura: Il museo è aperto su richiesta e durante eventi speciali, come la corsa podistica “Amatrice-Configno” che si tiene ogni agosto.
- Contatti: Per informazioni e prenotazioni, è possibile visitare il sito ufficiale Museo Configno / Oasi Orie Terme
- Telefono: tel. 3803519678 (sig.ra Elvira)
- e-mail: museoconfignooasiorie@gmail.com
Il Museo di Configno non è solo un luogo di conservazione, ma un simbolo di resilienza e di amore per le proprie radici, che continua a raccontare la storia di una comunità attraverso gli oggetti, le tradizioni e le memorie del passato.