EX CHIESA DEI RACCOMANDATI
Sebbene Orte sia nota principalmente per le sue origini etrusche, è l’epoca medioevale a rappresentare un momento cardine della sua storia. Il piccolo borgo è lambito da numerose vie di comunicazione, sia terrestri (Cassia, Francigena, Flaminia, Amerina) che fluviali (Tevere, Fiume Nera), che lo resero un luogo di transito privilegiato sia verso Roma che verso l’entroterra. In epoca medioevale ciò si tradusse in una notevole presenza di merci e pellegrini, nonché in un rinnovo dei rapporti con Roma e con i centri della Tuscia, dell’Umbria e delle Marche. Orte fu colpita duramente dalle ondate di peste della metà del XIV secolo, interrompendo questo clima di benessere e portando, nel tempo, a un sempre maggiore assoggettamento alla corte papale. In questo clima si inserisce la realizzazione del Complesso della Confraternita dei Raccomandati e gli echi di quel momento storico possono essere rinvenuti nel particolare destino della struttura e nel tema iconografico delle pitture rinvenute al suo interno.
La chiesa di S. Maria dei Raccomandati e il relativo complesso ospedaliero si trovano nel cuore del quartiere di San Sebastiano e vennero fondati nel 1380. Tra il XVII e il XVIII il quartiere di san Sebastiano fu oggetto di un’operazione di sopraelevazione, al fine di permettere la costruzione del monastero femminile di S. Maria di Loreto e della sua chiesa. Gli edifici pertinenti alla confraternita dei raccomandati subirono, quindi, un’azione di interro e furono utilizzati come fondamenta per le nuove strutture in superficie, venendo pressoché abbandonati e dimenticati. Appena una decina di anni fa, un sopralluogo condotto in questi ambienti da parte di rappresentanti delle istituzioni locali ha permesso di rinvenire, sotto uno strato di intonaco, un dipinto murale superstite, aprendo un nuovo capitolo della storia di questo luogo.
È difficile immaginare come dovessero presentarsi la chiesa e l’ospedale dei raccomandati in origine. Dopo l’interro che hanno subito tra il XVII e il XVIII gli ambienti sono stati impiegati per varie destinazioni, tra cui quelle di archivio e, infine, magazzino. Il complesso è tornato parzialmente visibile in seguito a recenti interventi di recupero che hanno portato alla luce l’arco di ingresso della chiesa e la sua facciata principale. Il rinvenimento più importante, su quella che doveva essere la parete destra dell’edificio, è stato un lacerto di pittura murale composto da tre registri e raffigurante le Storie di Giobbe, tema iconografico dettato dalla destinazione ospitaliera del complesso dei Raccomandati.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Le Giornate FAI di Primavera a Orte saranno l’occasione per scoprire alcuni dei tesori nascosti del piccolo borgo, difficilmente accessibili durante l’anno. Tra questi rientra l’Ex Chiesa dei Raccomandati, un luogo che il tempo ha tentato di celare, ma che la passione della comunità ha permesso di riscoprire e valorizzare. Il luogo ha restituito pochi anni fa un notevole brano pittorico di cui si era persa memoria, dimostrando la sua capacità di rivelare ancora sorprese e di saper raccontare capitoli interessanti della storia della città. Insieme a questa piccola “chicca”, il visitatore avrà la possibilità di scoprire altri due luoghi non meno esclusivi: il famoso ninfeo sotterraneo di Orte e il ciclo decorativo del piano nobile di Palazzo Nuzzi.