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Giornate FAI di Primavera – Orte

Last updated: 18/03/2022
By Lazio Eventi
Published: 26 Marzo 2022
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9 Min Read
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EX CHIESA DEI RACCOMANDATI

Sebbene Orte sia nota principalmente per le sue origini etrusche, è l’epoca medioevale a rappresentare un momento cardine della sua storia. Il piccolo borgo è lambito da numerose vie di comunicazione, sia terrestri (Cassia, Francigena, Flaminia, Amerina) che fluviali (Tevere, Fiume Nera), che lo resero un luogo di transito privilegiato sia verso Roma che verso l’entroterra. In epoca medioevale ciò si tradusse in una notevole presenza di merci e pellegrini, nonché in un rinnovo dei rapporti con Roma e con i centri della Tuscia, dell’Umbria e delle Marche. Orte fu colpita duramente dalle ondate di peste della metà del XIV secolo, interrompendo questo clima di benessere e portando, nel tempo, a un sempre maggiore assoggettamento alla corte papale. In questo clima si inserisce la realizzazione del Complesso della Confraternita dei Raccomandati e gli echi di quel momento storico possono essere rinvenuti nel particolare destino della struttura e nel tema iconografico delle pitture rinvenute al suo interno.

La chiesa di S. Maria dei Raccomandati e il relativo complesso ospedaliero si trovano nel cuore del quartiere di San Sebastiano e vennero fondati nel 1380. Tra il XVII e il XVIII il quartiere di san Sebastiano fu oggetto di un’operazione di sopraelevazione, al fine di permettere la costruzione del monastero femminile di S. Maria di Loreto e della sua chiesa. Gli edifici pertinenti alla confraternita dei raccomandati subirono, quindi, un’azione di interro e furono utilizzati come fondamenta per le nuove strutture in superficie, venendo pressoché abbandonati e dimenticati. Appena una decina di anni fa, un sopralluogo condotto in questi ambienti da parte di rappresentanti delle istituzioni locali ha permesso di rinvenire, sotto uno strato di intonaco, un dipinto murale superstite, aprendo un nuovo capitolo della storia di questo luogo.

È difficile immaginare come dovessero presentarsi la chiesa e l’ospedale dei raccomandati in origine. Dopo l’interro che hanno subito tra il XVII e il XVIII gli ambienti sono stati impiegati per varie destinazioni, tra cui quelle di archivio e, infine, magazzino. Il complesso è tornato parzialmente visibile in seguito a recenti interventi di recupero che hanno portato alla luce l’arco di ingresso della chiesa e la sua facciata principale. Il rinvenimento più importante, su quella che doveva essere la parete destra dell’edificio, è stato un lacerto di pittura murale composto da tre registri e raffigurante le Storie di Giobbe, tema iconografico dettato dalla destinazione ospitaliera del complesso dei Raccomandati.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Le Giornate FAI di Primavera a Orte saranno l’occasione per scoprire alcuni dei tesori nascosti del piccolo borgo, difficilmente accessibili durante l’anno. Tra questi rientra l’Ex Chiesa dei Raccomandati, un luogo che il tempo ha tentato di celare, ma che la passione della comunità ha permesso di riscoprire e valorizzare. Il luogo ha restituito pochi anni fa un notevole brano pittorico di cui si era persa memoria, dimostrando la sua capacità di rivelare ancora sorprese e di saper raccontare capitoli interessanti della storia della città. Insieme a questa piccola “chicca”, il visitatore avrà la possibilità di scoprire altri due luoghi non meno esclusivi: il famoso ninfeo sotterraneo di Orte e il ciclo decorativo del piano nobile di Palazzo Nuzzi.

ORARI

Sabato: 10:00 – 17:00
Note: Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi massimo 10 persone.

Domenica: 10:00 – 17:00
Note: Turni visita ogni 30 minuti, gruppi massimo 10 persone.

NOTE PER LA VISITA

Incontro davanti Palazzo Nuzzi, Piazza del Plebiscito, 1

 

PALAZZO NUZZI

La storia di Orte è caratterizzata dall’altalenante rapporto con Roma e con la corte papale, reso indissolubile dalla presenza del Tevere e di importanti vie comunicazione. Questo rapporto venne rivitalizzato, a cavallo del 1700, da un’importante figura di origini ortane, membro della curia vescovile a Roma e, successivamente, cardinale: Ferdinando Nuzzi. Il prelato promosse numerose opere di valorizzazione urbanistica, tra cui spicca la riedificazione della cattedrale cittadina. L’importante cantiere richiamò a Orte personalità di rilievo nel campo artistico romano, aprendo una nuova stagione culturale per il piccolo borgo. È proprio in questi anni che Ferdinando Nuzzi, approfittando delle maestranze e degli artisti giunti a Orte per il cantiere della cattedrale, fece erigere il palazzo di famiglia decorato da pregevoli pitture murali.

Palazzo Nuzzi venne realizzato nel 1710 per volere di Ferdinando Nuzzi, uno dei principali esponenti del patriziato ortano. La famiglia, originaria di Todi, si stabilì a Orte dal 1640 circa, stringendo legami con i nobili locali, avviando attività di qualificazione urbana e acquistando proprietà. Il palazzo, non a caso, non fu eretto ex novo, ma tramite l’unione di diverse cellule abitative pertinenti allo stesso isolato. Dopo la morte di Ferdinando Nuzzi, avvenuta nel 1717, il palazzo passò in eredità ai discendenti, che non modificarono significativamente l’aspetto interno ed esterno dell’edificio. Il palazzo, con il tempo, venne prima affittato (1821) e poi venduto (1901) alla comunità ortana per farne la sede del governatore. Il palazzo è tutt’oggi proprietà del comune e fino a l’anno passato è stato sede del Comune di Orte.

Il benessere acquisito tramite gli incarichi svolti per la corte papale permisero a Ferdinando Nuzzi di promuovere la costruzione e la decorazione sia della nuova cattedrale cittadina che del proprio palazzo di famiglia. Ben più importanti furono i legami e le conoscenze strette dal prelato a Roma. Fu lui, infatti, a chiamare a Orte architetti, maestranze e artisti legati al contemporaneo Barocchetto Romano. Artefice del progetto definitivo della Cattedrale fu Carlo Francesco Bizzaccheri, importante architetto romano che si occupò, contemporaneamente, di realizzare proprio la facciata di Palazzo Nuzzi. Le pitture all’interno della cattedrale e del palazzo sono legate strettamente alla scuola di Andrea pozzo, noto architetto e artista gesuita, autore di un fondamentale trattato e, a titolo esemplificativo, delle famose pitture all’interno della chiesa di Sant’Ignazio a Roma.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La visita a Palazzo Nuzzi, in occasione delle GFP di Primavera, sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile per il visitatore. Il palazzo ad oggi non è mai stato visitabile, essendo stato fino a pochi anni fa sede degli uffici del Comune, impedendo la fruizione e il godimento delle pitture al suo interno. La collaborazione tra Comune di Orte, Università degli Studi della Tuscia e la Fondazione CariVIT ha promosso, in questi ultimi anni, il restauro delle pitture in uno degli ambienti al piano nobile. Guide d’eccezione per queste Giornate di Primavera saranno proprio i restauratori che hanno condotto i lavori, che sapranno raccontare il Palazzo e le pitture da un punto di vista unico. Il racconto dei restauri di Palazzo Nuzzi sarà completato dalle visite ad altri due luoghi d’eccezione: il ben noto Ninfeo Sotterraneo di Orte e la riscoperta delle pitture all’interno dell’Ex Chiesa dei Raccomandati.

ORARI

Sabato: 10:00 – 17:00
Note: Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi massimo 15 persone.

Domenica: 10:00 – 17:00
Note: Turni visita ogni 30 minuti, gruppi massimo 15 persone.

NOTE PER LA VISITA

Incontro davanti Palazzo Nuzzi, Piazza del Plebiscito, 1


Giornate FAI di Primavera - Orte

Quando

26.03.2022 - 27.03.2022    
10:00 - 19:00
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CONTATTI

Organizzatore:
Contatto:
Telefono:
eMail:
Web: www.giornatefai.it
Green Pass: Non specificato

Tipo di Evento

  • Giornate FAI

Dove

Luoghi vari - Orte

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