CONVENTO DI FONTE COLOMBO
Fons Colombarum fu il nome attribuito da san Francesco ad una fonte di acqua fresca dove il poverello di Assisi vedeva numerose colombe bianche abbeverarsi di frequente e dove per questo decise di fermarsi.
Situato alle pendici del monte Raniero e immerso in bosco di lecci secolari, il santuario-convento di Fonte Colombo è uno dei quattro santuari francescani della Valle Santa reatina. Definito il Sinai francescano perché qui il santo di Assisi dopo un digiuno di quaranta giorni scrisse la Regola definitiva del suo ordine che venne approvata da papa Onorio III nel 1223 con la bolla Solet annuere. Sempre qui nel 1225 Francesco fu convinto da frate Elia a lasciarsi operare agli occhi per una grave malattia che aveva contratto in Terra Santa e, dopo un commovente dialogo con frate Focu, Francesco subì la cauterizzazione agli occhi.
La chiesa del santuario fu costruita nella seconda metà del XIII sec., ampliata nel XV, fu consacrata da Nicola Cusano nel 1450 e dedicata a san Francesco e san Bernardino. Sulla lunetta del portale un affresco rappresenta la Madonna con il Bambino e ai lati san Francesco e san Ludovico da Tolosa. All’interno sono conservate sul lato destro due sculture lignee raffiguranti la prima san Francesco in meditazione davanti al Crocifisso e la seconda, opera di fra Giovanni da Pisa, raffigura l’approvazione dalla Regola da parte di Cristo stesso. A sinistra sono una copia ingrandita del testo della Regola e una Madonna con Bambino della scuola di Antoniazzo Romano. Le vetrate realizzate dal Picchiarini su disegno di Duilio Cambellotti raffigurano episodi della vita di san Francesco e furono donate alla chiesa dal famoso baritono Mattia Battistini in occasione dei settecento anni dell’approvazione della Regola. Accanto alla chiesa il chiostro dove si trova la parte più antica del complesso risalente all’XI sec. quanto rimane di un insediamento farfense precedente alla costruzione del complesso francescano. Una discesa porta all’ossario e alla cappellina dove il santo subì l’intervento di cauterizzazione agli occhi. Proseguendo si incontra la splendida cappellina della Maddalena il cui interno tra pregevoli affreschi si trova un altare cruciforme di pietra. Assai suggestivo in un angolo della parete sinistra un Tau in rosso segnato secondo la tradizione da san Francesco che scelse questo simbolo come suo sigillo. Più avanti l’oratorio di san Michele, il luogo dove san Francesco dettò a frate Leone la Regola dell’Ordine. È questo un luogo di estrema suggestione dove si respira la presenza del santo. In conclusione i terrazzamenti coltivati dai frati da quali si gode una magnifica vista della piana reatina. L’ambiente naturale che circonda il convento ricco di acqua e immerso nella macchia mediterranea è rimasto immutato nel tempo e per questo presenta un’atmosfera ricca di sacralità e di fascino.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
i visitatori verranno accolti al gazebo davanti alla chiesa del santuario, da qui si dirigeranno nel chiostro dove incontreranno i frati francescani che daranno loro il benvenuto. Nel chiostro si ammirerà anche la parete residua della chiesa benedettina realizzata circa due secoli prima del soggiorno di san Francesco, poi la seconda tappa sarà la chiesa ove i visitatori ammireranno le opere d’arte in essa contenute. Uscendo dalla chiesa ci si dirigerà l’ossario e, successivamente, la cappella della Maddalena uno dei posti più suggestivi dell’intero percorso. Da qui si proseguirà verso la cappella di san Michele e il Sacro Speco, fenditura nella roccia ove san Francesco si rifugiava per pregare in solitudine ed infine si ritornerà al punto di partenza passando davanti ai terrazzamenti degli orti dei frati.
ORARI
Sabato: 10:00 – 18:00
Note: turni di 15 persone ogni 20 minuti
Domenica: 10:00 – 18:00
Note: turni di 15 persone ogni 20 minuti