Il Faro on line – Un’Anzio inedita raccontata attraverso oltre cento foto tridimensionali scattate da Giancarlo Capobianco. L’Associazione Culturale 00042, con il patrocinio della Provincia di Roma, dedica alla città neroniana una mostra unica: “Anzio in 3D”, che verrà inaugurata venerdì 14 settembre alle ore 17.00 nell’atrio di Villa Sarsina. L’esposizione, ad ingresso gratuito, raccoglie gli scatti del noto fotografo portodanzese, che punta alle nuove tecniche fotografiche (il 3D) per offrire al visitatore un modo originale di rivedere l’Anzio di ogni giorno e i suoi tanti luoghi e angoli caratteristici.
Dal porto con le sue barche e il lavoro incessante dei pescatori a Piazza Pia, “salotto d’incontro cittadino”, dalle fontane della città agli scorci inediti tra verde e mare per arrivare agli scatti che immortalano i tesori storici – archeologici di Anzio. È questa l’Anzio tridimensionale che va incontro ai visitatori. “Giovani e meno giovani, grazie agli occhialini rosso-blu, – dice Andrea Mingiacchi, presidente dell’Associazione 00042 – avranno modo di stupirsi entrando virtualmente nella foto. Alcune ricerche mostrano, infatti, che le immagini tridimensionali, avendo più realismo, catturano l’attenzione 6,5 volte di più delle immagini tradizionali coinvolgendo lo spettatore come se fosse presente nel luogo dello scatto. Chi visiterà ‘Anzio in 3D’ avrà infatti la sensazione di passeggiare lungo gli attracchi della piccola pesca tra le reti dei pescatori, salpare insieme a loro, o scrutare l’interno più profondo delle grotte neroniane”.
Tutto ciò è possibile grazie all’elemento profondità. “Le classiche foto – spiega il fotografo Capobianco – hanno due dimensioni, altezza e larghezza e possono dare un’illusione di profondità solo attraverso la prospettiva. L’essere umano, invece, vede la realtà in tre dimensioni, con altezza, larghezza e profondità. Questo accade perché attraverso i due occhi possiede la visione binoculare. In fotografia, fino a poco tempo fa, non era possibile ovviare a questa carenza perché la normale fotocamera ha un solo obiettivo e vede solo in forma bidimensionale. Oggi invece le nuove fotocamere 3D permettono di avere immagini con una vera profondità”.
La visione tridimensionale delle fotografie viene ricreata attraverso due scatti dello stesso soggetto leggermente sfalsati l’uno dall’altro. Per far vedere una sola immagine tridimensionale si utilizzano degli speciali occhiali con una lente rossa e una azzurra. La prima, quella rossa, bloccherà l’informazione azzurra presente nella fotografia; mentre la lente azzurra fermerà tutto il segnale rosso. In questo modo un occhio sarà cieco al rosso e l’altro all’azzurro e il cervello fonderà in un’unica immagine quello che rimane delle due immagini originali, riproducendo una tridimensionalità che in realtà non esiste.
La mostra “Anzio in 3D”, ad ingresso gratuito, sarà visitabile a Villa Sarsina fino al 26 settembre dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00, e il martedì e il giovedì dalle 8.00 alle 19.00.