Sabato 15 e domenica 16 maggio 2021 tornano le Giornate Fai di primavera organizzate dal Fondo ambientale italiano, giunte alla 29° edizione.
Il Giardino Colle Mola
Per chi abbia deciso di passare le sue Giornate di Primavera in Sabina a Montasola, dopo il giro del borgo c’è la possibilità di visitare il Giardino Colle Mola, una piccola oasi di biodiversità che si trova a circa 2 km dal borgo di Montasola (tornati sulla SP 48, si gira a destra verso Cottanello e, duecento metri dopo, a sinistra su via Querce Salte e poi ancora a sinistra su via Colle Mola; dopo qualche centinaio di metri, sulla sinistra c’è il giardino) e ha tutt’intorno il paesaggio della Sabina, i campi, i boschi, gli olivi onnipresenti, i paesi sui cucuzzoli, fra i quali la stessa Montasola.
Il Giardino di Colle Mola è una “chicca” per appassionati di piante, di rose (siamo a maggio…) ma non solo. La signora Anna Rita l’ha creato e se ne prende cura personalmente. Grazie alla sua passione e curiosità conosce il nome, le caratteristiche e le esigenze biologiche delle circa 1.500 piante presenti nel suo mezzo ettaro di terreno, assicurando ad ognuna ciò di cui ha bisogno, l’ombra oppure il vento, l’esposizione a sud piuttosto che a nord. Ogni mese il Giardino ha le sue fioriture: a maggio è possibile ammirare il tripudio delle numerose varietà di rose e dei glicini, in autunno invece è la volta degli aceri e delle graminacee con i loro toni arancio, bruno e prugna e a dicembre le bacche rose del ciliegio da fiore.
Non solo piante ed essenze mediterranee, ma anche piante esotiche, originarie della giungla amazzonica o dell’India. Quindi una festa di colori e di profumi, un’esperienza sensoriale ed un luogo di conoscenza.
NOTE PRENOTAZIONE
Contributo suggerito a partire da:
€ 3,00
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Il Giardino Colle Mola: una collezione di piante dall’Italia e da tutto il mondo. Durante la visita il visitatore entra in un mondo in cui ogni spazio ha la sua pianta: dalie, ortensie di ogni varietà, pervinche di diversi colori, il salice piangente che crea una romantica zona d’ombra… Piante rare provenienti da ogni parte del pianeta si intrecciano ad alberi mediterranei; alberi tropicali spuntano da tappeti di campanule o da cespugli di piante spontanee come la vite americana. E poi gli aceri che d’autunno diventano rossi, i due laghetti con le ninfee, il loto e il papiro, il grande roseto e un giardino inglese stile Cottage. Un ecosistema vegetale in continua evoluzione che Anna Rita Di Giovanni – che lo ha creato e di cui si prende amorevole cura da dodici anni – aprirà ai visitatori Fai in occasione delle Giornate di Primavera 2021.
Si tratta di un vero e proprio itinerario guidato e narrato quello che percorreremo durante le Giornate di Primavera nel borgo di Montasola, che è piccolo e arroccato sul Monte San Pietro. Entrando dalla Porta del paese, la Porta Urbica, si arriva subito nella piazza Umberto primo. Solo che a Montasola nessuno la chiama così. A memoria d’uomo tutti la chiamano piazza Simone, ma nessuno sa perché, né chi sia il Simone in questione. Di lì, pochi passi portano alla chiesa parrocchiale, dedicata agli apostoli Pietro e Tommaso e costruita quasi alla sommità dell’abitato. Sulla porta un’epigrafe ricorda il 1191, data di fondazione del paese nel luogo attuale a opera del papa Celestino III. Sulla chiesa si è intervenuto più volte nel corso dei secoli: probabilmente all’inizio era più piccola e costruita su un asse diverso, come testimonia uno degli altari all’interno, posto lateralmente all’altare maggiore, coperto da una piccola abside affrescata con una bella Madonna con il bambino e i santi Pietro e Francesco. Un rapido passaggio davanti all’antico Forno comunale, ancora funzionante (e funzionerà anche per i visitatori delle giornate Fai), e si scende alla piazzetta che è il cuore storico-artistico del paese. Sulla piazza si aprono infatti la vecchia farmacia, l’antico Ospedale dell’Opera Pia Cimini, che avrebbe bisogno di un serio restauro, l’Oratorio dell’Opera Pia e la chiesa di san Michele Arcangelo. L’Oratorio, con i suoi marmi e i suoi dipinti, è la gemma di Montasola. Notevole l’altare maggiore barocco, con una tela della scuola di Antonio Gherardi, tela che può essere intercambiabile con un crocefisso ligneo attraverso un argano ancora funzionante. Accanto all’Oratorio (con il quale condivide campanile e campane) la chiesa di San Michele Arcangelo, forse la più antica del paese, a navata unica romanica, l’antico pavimento originale e tre altari al suo interno. Da lì si scende al parco del Monte, un’ area ampia e assai vivibile, con la chiesetta della Beata Vergine e il teatro all’aperto, vera terrazza sulla Sabina. Durante le Giornate di Primavera si potrà ascoltare il canto alla Montasolina interpretato da Maria Rosa Conti ed Enrico Scarinci, infatti Montasola non è solo il borgo medievale con le sue chiese, i suoi vicoli e l’aria pura dei suoi 600 metri d’altezza. Montasola è anche il luogo da cui prende nome il canto detto appunto alla Montasolina: un canto della tradizione orale contadina, a due voci non necessariamente per terze, dalla caratteristica contrappuntistica, per moto contrario e talvolta per moto parallelo. E nelle Giornate di Primavera Maria Rosa Conti ed Enrico Scarinci ce lo faranno conoscere, questo antico modo di cantare che nasce proprio qui. “La voce – spiegano Conti e Scarinci–, un po’ dimenticata ma in parte ancora presente nel cuore di tante persone, è il maggior interprete della memoria storica della nostra Sabina, un po’ povera, un po’ marginale, ma che ha voglia di essere scoperta nella sua autenticità e nella sua bellezza”. Nelle due giornate parleremo anche della storia di Montasola con Carlo Virili e Viviana Petraroli, archeologi della Sapienza, Università di Roma e ci sarà un doppio appuntamento per celebrare la pianta che è simbolo del paese: verranno messe a dimora le numerose piantine di alloro che sono state donate dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve S. Stefano, creando un vero e proprio boschetto nella zona del Parco del Monte, e in quell’occasione Andrea Di Salvo, curatore della rubrica e del blog Viride e appassionato giardiniere, ci parlerà delle molte personalità dell’alloro.
ORARIO
- Sabato: 10:00 – 18:30
- Domenica: 10:00 – 18:30